Diario di un viaggio
Seconda parte: Philadelphia, Washington e Niagara Falls.
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Philadelphia l'abbiamo vista solo dalla macchina perchè diluviava a dirotto e non si poteva scendere. Comunque era solo di passaggio perchè la nostra meta era Washington DC.
La cosa che mi ha entusiasmata era quella che, cambiando 10 alberghi in due settimane, non sapevo cosa avrei trovato a colazione. Io adoro fare colazione. Anche a casa mia ogni giorno apparecchio la tavola come se fosse un pranzo :) Tovaglia, tazze e piattino, biscotti, cornflakes, etc. Mi cambia proprio la giornata.
Quello che abbiamo trovato qui a Washington è stata la macchina per fare I pancakes
I Pancakes, altra delizia! Se non fosse che diventerei una balena molto presto, farei colazione sempre così. Bastava spingere un pulsante e in due minuti arrivavano due deliziosi pancakes pronti e caldi da mangiare. Ovviamente con l'immancabile sciroppo d'acero :)
Segue foto scema :)
Il Campidoglio al tramonto
Le fontane dedicate alle battaglie vinte per mare
Homeless.
In America è pieno di senzatetto. Parlando con delle persone mi hanno detto che più della metà delle persone ha perso il lavoro e quasi tutte hanno perso anche la casa perchè non potevano pagare più il mutuo! I ricchi si stanno arricchendo sempre di più perchè le banche, con pochi dollari, gli vendono le case confiscate e la speculazione in America non è contrastata. Mi sembrava di sentire la nostra storia. Obama è stato votato dalla maggioranza eppure se parli con la gente dicono tutti che non vedono l'ora che se ne va a casa. Dicono che ha sempre quel sorriso stampato in faccia ed è fiducioso....vi ricorda qualcosa? :)
Nel museo della Storia Americana (ingresso gratuito).
Ho apprezzato tantissimo questo museo di ben 4 piani in cui è ricostruita la storia americana. In effetti di storia ne hanno davvero poca, è un paese così recente! Però ho trovato una cosa davvero simpatica in uno dei piani. Durante la distruzione di un vecchio villaggio coloniale in un paese di cui non ricordo il nome, lo Smithsonian ha ritenuto utile salvate una tipica casa di quel villaggio e ha pensato bene di rimontarla come era in origine DENTRO al museo! Attorno a quella casa dalle pareti esterne lasciate parzialmente a vista per poter apprezzare anche gli interni, hanno simulato una "giornata tipo" dell'epoca con gli utensili in uso. Sono inorridita quando hanno spiegato come le donne, tanto perchè sono il sesso debole, oltre a scodellare figli su figli, facevano il bucato per la famiglia ovviamente a mano! C'era un abito che già da asciutto pesava un quintale, figuriamoci da bagnato. E poi c'era una tinozza d'acqua che potevi sollevare per poter capire meglio lo sforzo fisico che occorreva e dicevano che per fare un bucato per 4 persone occorrevano ben 4 di quelle tinozze che la massaia doveva andarsi a caricare dalla fontana (o dal pozzo) e portare a casa! Poi c'era una pala da azionare a mano che simulava la lavatrice e poi ancora una pressa per strizzare i panni (potevi provare a farlo e ti diceva che livello di forza hai, io sono risultata "principiante").
Bellissimo il reparto degli abiti originali indossati da tutte le first ladies tra I quali spiccava, indovinate?, l'abito bianco di Michelle Obama disegnato per lei dal nostro amato Jason WU!!! Quanto sono stata orgogliosa per lui!
Nel giardino immensamente lungo (va dal Campidoglio al monumento a Lincoln) si possono apprezzare altri monumenti storici.
Monumento ai caduti in Vietnam
Il muro riporta I nomi di tutti quei poveri cristi che hanno perso la vita per...va bè, lasciamo stare.
Davanti casa di Michelle
Sotto casa di Michelle (Casa Bianca)
L'obelisco senza la famosa vasca in cui si rispecchia (è in manutenzione)
Roby for President
In hotel, la laundrette. Come nei film ho fatto il bucato da sola con la lavatrice e l'asciugatrice...divertente!!!
Washington by night. Come avrete capito dalle poche foto non è certo una città entusiasmante. E' solo di interesse storico-politico ma per il resto non c'è proprio un cavolo. Sarà che dopo aver visto NY sembra tutto scialbo :)
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Niagara Falls
Dopo un'intera giornata di auto siamo arrivati a Niagara Falls che è divisa esattamente in due: versante Usa e versante Canadese. Noi dovevamo andare in Canada quindi abbiamo scelto di stare nel versante canadese che comunque è più bello. Appena arrivati in città c'è la frontiera (attaccata all'Hard Rock Cafè) e senza scendere dalle auto ti chiedono il passaporto e una serie di domande (cosa sei venuto a fare, quanto resti, dove alloggi, etc).
Due metri e sei in Canada! Qui ancora si parla in americano e accettano I dollari Usa.
(quella specie di fumo che si vede nel centro della foto, tra I palazzi, in realtà è lo spruzzo della cascata!!!)
Cittadina pacchiana da morire con I suoi casino, musei delle cere, case degli orrori, case degli specchi, etc. Sembrava più di stare a Las Vegas.
Siamo arrivati di sera quindi l'abbiamo trovata così:
Ho reso l'idea?
Eppure a pochi metri a piedi c'è una meraviglia della natura: le cascate che di notte vengono illuminate da enormi fari colorati.
Io però preferisco la versione diurna perchè è tutto più vero e lo puoi constatare con I tuoi occhi.
(la cascata a sinistra è quella statunitense, quella a destra è la canadese)
Potevo perdermi il giro delle cascate con la famosa "Maid of the Mist"? ( 16 dollari a persona, pensavo molto peggio)
Questa foto l'ho scattata dal marciapiede che costeggia tutta la cascata, proprio come se stessi su un normale lungofiume. Non ho usato lo zoom, è prorpio così vicina a te!
Ho solo messo la mano oltre la balaustra per scattare la foto. Dovreste sentire il rumore!!! Fa impressione la furia di questa cascata.
Per la via centrale di Niagara sfrecciava questo simpatico biker con il suo delizioso cagnolino occhialuto
avevo chiesto solo un'insalata: cotoletta di pollo, uovo sodo, bacon, pane all'aglio, e intorno c'è anche un po' di insalata