DIARIO DI UN VIAGGIO

Ultima tappa: Boston e New Hampshire

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Dopo Quebec City, ultima meta canadese, rientriamo negli States per dirigerci a Boston. La strada percorsa (tanta) ci ripaga di ogni fatica e ci fa capire che il Canada che ci aspettavamo è proprio quello naturalistico. Non le città con la pretesa di essere metropoli (dopo aver visto NY ogni altra città sembra una sua squallida imitazione) ma piccole cittadine tra le montagne e I laghi...che paesaggi! Ho provato ad immaginare quegli stessi paesaggi in autunno (io adoro l'autunno) quando le foglie cambiano colore  e deve essere un sogno.

Alla frontiera, nel mezzo del nulla, ci sequestrano un'arancia perchè pare possa trasmettere un parassita della pianta che negli Usa ancora non è arrivato :)
C'è anche il Duty Free, una costruzione di legno nelle montagne dove puoi spendere I tuoi ultimi dollari canadesi senza doverli di nuovo convertire. Inutile dire che non mi sono bastati e ho dovuto spremere ancora la mia carta di credito!

 

Questa non l'avevo mai vista: una casa su un pick-up! Non la solita roulotte o il megacamper (madoooo quanti motorhome ho visto, sono delle ville su ruote, altrochè)

La cosa bella di questo viaggio è quella che, pur percorrendo grandi distanze, è stato divertente osservare il paesaggio sempre diverso e meraviglioso, le case così diverse dalle nostre, le auto (aho, ci sono delle auto che io non avevo mai visto e sentito, la nostra a noleggio era una Nissan Altima !?!), le stranezze come quella della casa sul pick-up o del motorhome che traina un'automobile con sopra le biciclette (due passi a piedi mai?) .


Sulle loro autostrade non ci sono gli autogrill ma delle semplici aree di riposo prevalentemente per I tir. Se devi fare benzina o mangiare devi prendere una qualsiasi uscita e, a pochi metri da essa, trovi l'immancabile McDonald's e I benzinai.
La benzina....'na tragedia! Sono tutti self-service e se devi fare il pieno devi andare dal negoziante che gestisce sempre anche il piccolo ristoro (emporio-bar -wc) pagargli un importo approssimativo (ad esempio 60 dollari) e riempire il serbatoio. Se il carburante entra tutto ok, altrimenti vai da lui e ti dà il resto...E a proposito di benzina, sapete quanto costa negli Usa??? 3,79 $ a Gallone (3,79 litri) quindi 1 euro a litro :( E sono pure tutti incazzati perchè è aumentata troppo!

I carpoolers (coloro che condividono l'auto per risparmiare) qui in America hanno una corsia tutta loro, troppo fico!


Per fare una sosta ci fermiamo a pranzo a Newport, una cittadina su uno dei tremila laghi di questi magnifici posti. Il mondo sembra essersi fermato, un piccolo paradiso terrestre. I ristoranti sono tutti chiusi di lunedì e martedì ma per fortuna c'è un delizioso posticino che ci ospita e ci offre una buonissima pasta e broccoli con la salsa Alfredo. Beh, 'sta salsa mi ha perseguitato per tutta la vacanza perchè mi faceva ridere il nome ma non avevo il coraggio di assaggiarla. Mi sono fatta forza e ho osato! Vi dirò...una besciamella con mezzo quintale di aglio, però buona :) Il tutto accompagnato da crostini all'aglio (lo mettono ovunque, maledizione!)

Mia figlia tenta il suicidio

e mentre voi schiattavate dal caldo...

Boston, questa città mi è piaciuta moltissimo.

Sembra l'Italia ma è sempre Boston

Tutti santi italiani

Pochi minuti dopo questo scatto, dai grattacieli è uscita una fiumana di gente pur essendo solo le 2 p.m.
Era il terremoto! Mai successo a Boston prima d'ora...ma saremo noi che portiamo sfiga? L'anno scorso in Giappone abbiamo portato terremoto e tsunami, quest'anno terremoto e Uragano Irene. Va bè, se quando mi incontrate toccate ferro non mi offendo. :)

In cinque minuti sono arrivate le Tv, diecimila camion dei pompieri, 4 elicotteri, ambulanze...e che cavolo!

targhe personalizzate...che cosa truzza!

E mentre il terremoto scuoteva I palazzi, il nostro amico scoiattolo si godeva tranquillo la sua nocciolina

Nel pomeriggio, degli amici dei miei compagni di viaggio, ci hanno portato a casa loro a New Hampshire (un'ora da Boston) e ci hanno ospitato per cena offrendoci una magnifica carne con pannocchie al barbeque nella loro deliziosa casetta immersa nel verde e a due passi dall'oceano. Grazie amici miei!!!

E questo è il posto dove vivono, altro angolo di paradiso (di lusso però)

L'indomani siamo ripartiti per raggiungere l'aeroporto JFK di NY. Stanchi ma tanto contenti di aver avuto la possibilità di vedere tutti questi bei posti in sole due settimane.
E poi si cominciava ad avvertire la paura dell'incombente uragano Irene e l'Italia mi era già più simpatica :)

Fine di un bel viaggio.